Un bambino speciale. E solo. In un mondo che trova sempre meno spazio per le persone umili e semplici.
Una vita in salita, tra ingenui perché senza risposta e crudeltà gratuite.
Anche la famiglia a poco a poco lo lascia solo e lui, che comincia a capire, coraggioso e pieno voglia di vivere, non s’arrende.
E inizia il cammino che lo porterà a scoprire il “mistero” che circonda la sua vita. Il racconto è scritto in prima persona col linguaggio semplice di un bambino “speciale”.
Le scene sono spassose e si leggono d’un fiato. Il mistero si svela lento, e coinvolge il lettore fino all’ultima pagina.
C’è un’imboscata. Siamo all’ultimo atto della seconda guerra mondiale, non per questo il meno crudele, anzi. E siamo in una città che deve crescere molto in fretta, per tenere il passo delle sue grandi fabbriche.
Sesto San Giovanni ha bisogno di spazio e con il nuovo quartiere della Rondinella, si brucia gli ultimi campi che la separano da Cinisello.
Villa Rachele è uno di questi. Lì nasce Clorindo. Che non è come tutti gli altri bambini.
Per almeno due buoni motivi. Il primo, lo scoprirà vivendo, il secondo invece …Cresce Clorindo. E assieme con lui, cresce anche Sesto. Arrivano tante persone, da tante parti.
Ogni persona porta con sé, il suo piccolo pezzo di storia.
E l’immensa tela che il destino si diverte a ricucire assieme, può anche non piacere, ma quasi mai è banale.